TECNICA E DIDATTICA

DEFINIZIONI MUSICALI
E’ importante conoscere alcune fondamentali nozioni musicali per poter meglio interpretare la musica sulla quale balliamo.
MELODIA:
E’ formata da una successione di suoni in base alla loro durata, alla loro altezza ed alla loro intensità. Essa implica la nozione di durata e perciò va subordinata al ritmo; attinge la sua naturale origine dalle inflessioni della parola, dalle esclamazioni, dai gridi dell’uomo o degli animali, tutti elementi che esprimono la vita e i sentimenti.
RITMO:
Il susseguirsi regolare e costante nel tempo di eventi sonori.
La sua definizione determina che tipo di composizione di musica leggera, in cui la cadenza ritmica prevalga sulla melodia, stiamo ascoltando.
BATTUTA (o misura):
Si intende la somma dei valori musicali contenuti fra due stanghette verticali nel pentagramma: questa somma si sviluppa in base al tempo stabilito.
1° Battuta 2° Battuta 3° Battuta

BATTITO (o pulsazione):
E’ l’elemento unitario della battuta e viene identificato con ¼ che poi può essere frazionato in ottavi, sedicesimi, ecc. o moltiplicato.
TEMPO:
1) Esprime la velocità di un brano; se ascoltiamo un brano contando quante battute ci sono in un minuto, determiniamo la sua velocità in BPM (Bars Per Minute = Battute al minuto).
2) Determina la divisione delle battute in tanti movimenti musicali uguali.
Ad esempio il camminare dell’uomo ( o meglio la regolare marcia militare), è caratterizzato da due movimenti uguali che si ripetono in cicli regolari, cioè in battute da 2/4.
Potremo inoltre dire che sui quarti maggiormente accentati (movimenti forti) avremo i “battere” mentre sui restanti (movimenti deboli) avremo i “levare”.
FRASE MUSICALE:
Il concetto di frase musicale è duplice e molto significativo per il coreografo.
Il primo riguarda quel gruppo di 8, 16, 32 battute, chiamate anche periodo, durante il quale si dovrà tener conto di amalgamare le figure in modo logico, come fosse una frase o un periodo scritto o parlato. Cambiando periodo si potrà, ad esempio, dopo 8 battute staccare la coppia o entrare in una serie di figure di tipo diverso, cambiare direzione, ecc. come per sottolineare e quindi meglio interpretare il cambio appunto della frase musicale.
Il secondo è il concetto di frase elementare da 8, cioè quella composta normalmente da una battuta e da quella pari immediatamente successiva, in un brano suonato in 4/4, o da battute di 2/4. Contare in 8 ci aiuta dunque ad individuare il momento migliore per iniziare a ballare e continuare ad eseguire tutele figure appunto in frase e non solo a tempo.
LA CLAVE NELLA SALSA
“SIN CLAVE NO HAI SALSA”, questa frase da sola basterebbe a sottolineare l’importanza della clave nella salsa e in altre musiche caraibiche in genere. Ma cos’è la clave???
Sono due bastoncini di forma cilindrica, fatti di legno molto duro, uno dei quali può essere di maggiori dimensioni e scavato all’interno in modo da ottenere più volume e una sonorità più brillante.
Percossi fra loro (con abilità) danno vita a una figura ritmica chiamata anche lei clave che può avere due direzioni:
clave 2/3 o clave 3/2, detta anche “clave rovescia” ( anche se molti non conoscono questa seconda direzione pensando e affermando che “ballare in clave” significa ballare solamente sull’ “2”, non sapendo che “ballare in clave” significa anche ballare sull’ “1”, ma fortunatamente è una piccola minoranza).
CLAVE 2/3
4/4 | 1 2 3 4 | 5 6 7 8 |
X X X X X
CLAVE 3/2
4/4 | 1 2 3 4 | 5 6 7 8 |
X X X X X
X = Battito della clave
Tutti i musicisti mentre suonano “salsa” pensano, interpretano e improvvisano in funzione della clave. Alcuni esempi possono essere “la cascara” (figura ritmica suonata con la bacchetta sul fusto del timbal), o la CAMPANA, che in certi punti del brano, suonano figure ritmiche che fanno capire bene la direzione della clave e comunque tutta la ritmica e la melodia del brano fanno intuire la clave (anche a brano già iniziato…). Esistono inoltre altre figure ritmiche della clave ad esempio la
clave di rumba e la clave brasiliana. Entrambe si possono ritrovare in alcuni frangenti o interi brani del genere salsero.
Quella di rumba fa ritardare di ½ battito il terzo colpo dei 3, mentre quella brasiliana fa ritardare di ½ battito il secondo colpo dei 2.
Altro strumento importantissimo è la CONGA , che suona tipicamente un colpo secco (“pa”) al “2” e al “6” e due colpi profondi (“cum cum”) al “4e” ed all’ “8e”.
MUSICA: RITMO E TEMPO
Nella musica l’unità del tempo è chiamato “battuta”. Ogni battuta della musica è fatta di 4 passi (battiti). Nella salsa, la maggior parte delle frasi (sia nella musica che nel ballo) copre blocchi di 2 battute, il che significa 8 passi.
Battiti forti e deboli. Nella terminologia musicale i passi dispari (n1 n3 n5 n7) sono chiamati battiti forti. Gli altri battiti sono chiamati deboli.
Accenti della musica. Gli accenti sono note (o battiti) più forti delle altre. La distribuzione degli accenti è uno dei fattori che determina il ritmo di un pezzo di musica. Qui noi introduciamo la più importante differenza fra la musica pop occidentale e la musica cubana ( da cui ha avuto origine la salsa). Nella maggior parte della musica pop i passi forti e gli accenti coincidono. Come vedete nel video, le mani marcano gli accenti nella musica. Notate come il battito delle mani coincida con battiti dispari. Questo è il motivo per cui è facile “trovare il ritmo” nella musica pop occidentale. In molti stili di musica con radici africane, la struttura del ritmo è più complicata. Nello swing, per esempio, (notate il battito delle mani) gli accenti coincidono con i battiti deboli e questo è ancora più chiaro nel reggae, una delle tante forme della musica caraibica. In termini musicali questo si chiama sincope. A Cuba la struttura del ritmo è ancora più complicata. E’ basata sulla clave e su altri strumenti di percussione che si mischiano e si alternano l’un col altro nel marcare sia i passi pari che quelli dispari. Questo genera lo stile cubano ed è uno dei fattori che rende difficile a un “occidentale” trovare il ritmo giusto nella salsa. Ma prima di tutto vi spieghiamo in dettaglio tutti questi strumenti e come essi sono combinati per poter dare uno sguardo ai passi base della salsa.

Strumenti musicali della Salsa
L’anima della banda latina è rappresentata da quattro strumenti: clave, conga, piano e contrabasso, con gli ultimi due compiono sia una parte ritmica che armonica. Qui analizziamo le percussioni:
La Conga. Nei più comuni ritmi di salsa, la conga marca otto note in una battuta, distribuite ad intervalli regolari, con due note per ogni battito. La sensazione ritmica è generata dalla distribuzione degli accenti. Cioe’ dal fatto che alcune note sono più forti di altre, così come dal fatto che la conga può generare note di differente intonazione. Gli accenti della conga sono sui battiti pari (2 e 4). Il battito 2 è marcato da una nota di alta intonazione e un forte accento. Il battito 4 e’ marcato da due note di bassa intonazione. Il modo più facile di riconoscere il ritmo nella conga è di identificare queste due note. Quando l’intera orchestra suona, può essere difficile distinguere tutte le 8 note della conga.
La Clave. Questo è il cuore di ogni forma di musica cubana. Lo schema di base del clave è usualmente suonato in una delle due seguenti forme – la clave 2-3 o la clave 3-2. Esistono anche altre forme di clave, ma sono meno comuni nella salsa. Nella clave 2-3 la prima battuta della musica consiste in 2 note e la seconda battuta di tre (da cui il nome 2-3) e viceversa per la clave 3-2. Ricorda che una battuta è fatta di 4 battiti e l’unità della musica salsa consiste di 2 battute di musica. Qui abbiamo usato soltanto il clave 2-3, ma la spiegazione può essere applicata anche al clave 3-2.
Il Guiro e la Campana. Il guiro non è in realta’ uno strumento fondamentale della salsa. Pero, quando è usato nell’arrangiamento di una canzone, è molto facile seguirlo ed è di grande aiuto per i ballerini principianti. Il ritmo del guiro è molto semplice. Suona una nota lunga sui battiti 1,3,5,7 e Due note corte in mezzo a ciascuna di queste. Così, cio’ che il ballerino deve fare è seguire le note lunghe in modo da riconoscere il ritmo musicale. Il ritmo base della campana (questo ritmo è anche spesso suonato dal suonatore di timbale che batte il ritmo con una bacchetta sul bordo del timbale) copre due battute di musica. E’ piuttosto complesso, incominciando con due note lunghe e quindi procedendo con uno schema simile a quello del guiro ma con gli accenti distribuiti in modo diversoe. Può anche essere suonato in altre forme, perciò considera il ritmo in questo video solo come un esempio. Il modo più facile per trovare il tempo è seguire le note lunghe che marcano il fondamentale 1,3,5,7 e non farsi distrarre dalle note veloci e dagli accenti.

Distinguere l’1 dal 5
Come si è detto prima, nella salsa ogni battuta è formata da 4 battiti e le frasi musicali della salsa coprono blocchi di 2 battute, il che significa 8 battiti. Diventa quindi importante capire quando comincia la prima battuta della sequenza di 2 battute. In altre parole, come distinguere l’1 dal 5. I ballerini che amano ballare “on.1” o “on.2” normalmente non si preoccupano molto di questa differenza, ma quelli di “NY2” sono molto pignoli su questo argomento.
Qui diamo 3 suggerimenti su come distinguere l’1 dal 5, dal piu’ sofisticato a quello piu’ facile:
1) Se conoscete la musica bene, potete riconoscere se la canzone è sulla clave 2-3 o 3-2 ed il lavoro è fatto!
2) In un approccio un po’ più semplice, la maggior parte della musica salsa è basata su una struttura basata su “richiamo” e “risposta”, che ha origine dalle tradizioni africane. La prima battuta è la “chiamata” e la seconda è la “risposta”. La clave stessa può essere interpretata come una chiamata e risposta tra il 2 e il 3. La prima battuta suona “irrisolta”, “non finita”, come se doveste trattenere il fiato per arrivare alla seconda, che la conclude. Fateci attenzione, lo potete riconoscere nella maggior parte delle canzoni di salse.
3) Infine, il modo più semplice ma anche il meno accurato..la maggior parte del cantato parte sulla prima battuta.così fate attenzione a dove il cantante o il coro parte e nella maggior parte dei casi questo vi indica la prima battuta; ma attenzione, questo è un approccio un po’ approssimativo e non sempre funziona.la musica è troppo creativa perché una regola così semplice possa sempre essere applicata.

Errori comuni – 3 modi di essere fuori tempo
Ora abbiamo capito che cosa è il tempo della musica, come ascoltare il tempo della salsa e come seguire ogni singolo strumento a percussione.
Per imparare spesso abbiamo bisogno di sapere dove si fanno gli errori più comuni. Qui descriveremo i tre modi più frequenti di essere “fuori tempo”, dal piu’ grave al meno grave. Fateci attenzione e vedete se riconoscete a quale livello siete :
Ballare completamente fuori tempo. Questo capita quando il ballerino è totalmente disconnesso dalla musica. Non sente il ritmo, non trova l’1 o il 2 e prova ad indovinare il tempo. La coordinazione con il partner diventa impossibile. Questo è ciò che chiamiamo “non ballare”, la musica e i movimenti non hanno niente in comune. Se siete in questa categoria, è forse meglio che facciate qualche passo indietro. Concentratevi sulla musica senza ballare finchè il ritmo base non è chiaro.
Ballare troppo veloci – più della musica – e cercando di inseguire il tempo. Il ballerino ha una vaga percezione della musica, ma non riesce a riconoscere il tempo giusto. La ricchezza delle percussioni nella salsa confonde il ballerino che non riesce a “isolare” il ritmo base.
Molte percussioni che suonano insieme creano l’impressione generale di “velocità”. Il ballerino o la ballerina balla troppo veloce…….a volte se ne rende conto e cerca di riprendere il tempo giusto. Cercate di isolare il tempo di base. Usatelo per imparare a contare. Non vergognatevi di contare mentre ballate, siete al livello in cui probabilmente ne avete bisogno. Presto il contare diventerà automatico e non ne avrete più bisogno. Passando da questo stadio, anche se frustante, renderà più breve il processo di apprendimento. Magari pensate che questo rallenti il vostro apprendimento, ma se risolvete il problema una volta per tutte, i vostri progressi saranno più rapidi nel futuro. Questo vi ricompenserà del tempo perso.
Ballare alla giusta velocità, ma un po’ anticipato. Questo è l’errore più comune e capita anche ai non principianti. A volte lo si vede anche nei ballerini esperti. E’ l’errore meno grave e, a causa di ciò, anche il più difficile da riconoscere e correggere.

Il ballerino riconosce la musica e fondamentalmente balla alla giusta velocità. Tuttavia i suoi passi sono una frazione di secondo anticipati. Cioè, si fanno i passi un pochino troppo presto. Quanto troppo presto? La nostra esperienza nello studiare i video sulla salsa passo a passo ci ha insegnato che essere in anticipo di 1/10 di secondo è abbastanza per essere notato. Il nostro corpo è molto sensibile al tempo. Come si sente? Probabilmente è perfettamente normale per te, ma al tuo partner dà un senso di fretta nel ballare.. dà l’impressione che non gli si dia il tempo di eseguire le figure in modo corretto. Il ballo non è rilassato. In un certo senso il tuo partner sente che non riesce a stare nel tempo giusto e a non fare a completare le figure in maniera giusta.

Questo è un errore difficile da correggere perché il ballerino fondamentalmente capisce la musica. Dovete rilassarvi. Prendere tempo. Dovete cercare di sforzarvi di ballare piu’ lentamente che potete. Dovete sforzarvi di muovervi dopo aver sentito il ritmo, piuttosto che anticiparlo. Cercate di ballare in risposta alla battuta, piuttosto che “sulla battuta”. Se avete paura di arrivare a ballare troppo lenti o troppo tardi, non preoccupatevi…ballare troppo lenti succede raramente, è spesso l’eccezione alla regola.
Un altro errore comune: confondere la forza con la velocità. I principianti a volte confondono il tempo di una canzone, cioè la sua velocità, con l’energia della canzone. Nella salsa, una musica energetica non sempre significa musica veloce.

Il modo giusto: essere a tempo
In genere, se evitate questi errori, cioè se non ballate troppo lentamente o troppo veloci e non anticipate la battuta, i vostri passi base sono probabilmente corretti. Arrivare a questo punto è la priorità n. 1 per ogni ballerino di salsa, persino prima di avventurarsi nell’apprendimento di figure o passi strani. Una volta che ci siete arrivati, col tempo, potrete procedere. I passi base sono solo quello che la parola signica, passi di base, il primo livello della salsa. Una volta che avete completamente capito il tempo della salsa, e siete capaci di seguirlo senza contare, allora potete liberarvi dalla costrizione di dover seguire i passi base meccanicamente e potete sperimentare improvvisando i passi mentre ballate con il partner.
Provate ad improvvisare passi semplici mentre eseguite la vostre figure. Questo non è facile da fare e i primi tentativi possono essere frustranti, ma se imparate ad ascoltare la musica correttamente, un bel giorno scatterà la molla. Il fatto cruciale è di sapere sempre dove sono il battito n. 1 e n. 2, così che, indipendentemente da quello che fanno i vostri piedi, sarete sempre sincronizzai sia con la musica che col partner. Come fate a capire se i vostri passi sono in tempo con la musica? Immaginate che i piedi facciano un suono. Il suono dei piedi va a tempo con la musica? Se è così, siete sul passo giusto!

L’importanza del tempo “nelle mani”
Se siete al punto di eseguire i passi instintivamente, la vostra consapevolezza del tempo della salsa ha bisogno di essere ulteriormente sviluppata. Ora dovete coordinare i vostri movimenti col partner per eseguire le figure e, se siete un uomo, dovete sapere guidare correttamente. Non è necessario che vi basiate sui passi per ottenere questa coordinazione. Qui e’ dove avete bisogno di essere sempre ben consci di sapere su quale battito siete. Per esempio, i giri a destra sono fatti spesso sul 5, se ballate sull’1. La vostra guida deve iniziare sul 3 o sul 4 per renderlo agevole. Per guidare queste azioni, dovete sempre sapere su che numero siete. Il vostro cervello deve saperlo automaticamente poiché potreste essere totalmente immersi nell’eseguire una figura. Qui è dove il tempo deve diventare una seconda natura per voi. Ma non solo nei piedi, anche nelle mani!!!

Come migliorare il vostro senso del tempo
Ora che capite i concetti e la teoria sulla la musica, il ritmo e il ballare a tempo, cio’ che vi resta da fare è di metterlo in pratica. Alla fin fine questo dipende dalla vostra determinazione, persistenza e volontà. Gli istruttori vi possono insegnare, ma voi siete quelli che devono imparare.
Qui vi diamo 8 suggerimenti per mettere in pratica quello che avete appreso fin qui:
1) Ascoltate sempre salsa. Ci sono due ragioni per cui la musica pop vi viene così naturale. Primo, il suo ritmo è più semplice. Secondo, siete cresciuti con lei, avete passato migliaia di ore ascoltandola. E c’è una ragione per cui la salsa è così naturale per la gente dei Caraibi, sono cresciuti con lei e l’hanno ascoltata per migliaia di ore. Avete bisogno di recuperare. Ascoltate la salsa quando e dove potete: nella doccia, in auto, quando fate i lavori di casa. Giorno per giorno, dovete farla entrare nel vostro cervello. Dapprima non noterete la differenza, ma un giorno improvvisamente la molla scatterà.
2) Ballare con musica lenta. Tutti i principianti trovano più facile stare a tempo con la musica veloce. La ragione è semplice, con la velocità gli errori si notano meno. Le pause sono più brevi, e non enfatizzarle puo’ essere facilmente nascosto. Siccome i principianti tendono a ballare più veloci della musica, trovano più facile la musica veloce. Per migliorare il vostro tempo avete bisogno di fare l’opposto. Fate pratica con la musica lenta, molto lenta, se possibile. Cercate di ballare la salsa sul cha cha cha. Dovete controllare i vostri movimenti per poter distinguere le sottigliezze degli accenti. Imparate a gustare il tempo su ogni battito. Solo quando sarete a vostro agio, procederete con la musica veloce. Questa è la regola che gli studenti di musica devono seguire quando imparano a suonare uno strumento, non c’è alcuna ragione che si diverso nel ballo.
3) Contare le battute. Non vergognatevi di contare quando vi esercitate o ballate. Tutti imparano all’iinizio a farlo. E’ essenziale per imparare a distinguere il ritmo fondamentale della salsa dal resto delle percussioni. Contate anche quando sentite la musica e non state ballando.
4) Suonate o cantate le percussioni. Questo è il passo successivo dopo che avete imparato a contare. Cercate di ballare mentre suonate una percussione, la clave è la scelta migliore. Cercate di cantare, la conga o la clava o il piano quando vi esercitate con i passi base o mentre ascoltate la salsa. Questo vi insegnerà come isolare lo strumento e a “trovarlo” all’interno della musica. Sarete poi capaci ad ascoltarlo e ballarlo in un locale.
5) Mai, mai esercitarsi nelle figure fuori tempo! A volte potete trovarvi a provare una figura che avete appena imparato e potete essere tentati di fare i movimenti senza le battute musicali.magari perché volete essere sicuri di ricordarvi la figura. Esercitatevi a non fare MAI un movimento di ballo fuori tempo, sia a casa, in una lezione o in un locale. Se avete bisogno di provare una figura lentamente, fatelo a velocità dimezzata. Se non avete la musica con voi, contate le battute. Allenate il cervello ad associare sempre il ballo con la musica, i movimenti con il ritmo.
6) Ballate con gente che sa tenere il tempo. Questo potrebbe suonare un po’ crudele per i principianti, ma nulla aiuta il vostro orecchio al tempo giusto meglio del ballare con gente di livello avanzato, e niente danneggia di più che ballare con altri che non sanno tenere il tempo. Gli errori sono rinforzati e più difficili da eliminare. Siate gentili con i bravi ballerini e cercate di fare molta pratica con loro. Quando diventerete bravi, ricordatevi di questo e siate gentili coi principianti ballando qualche volta con loro.
7) Esercizio. E non sperate neppure di imparare la salsa senza esercitarvi. Non succederea’ mai. Sia che voi vogliate imparare la fisica nucleare, suonare il piano o ballare la salsa, l’esercizio e la pratica sono essenziali!
8) E l’ultimissimo suggerimento. Qualunque figura o ornamento facciate, non dimenticate di ballare!

LOS ANGELES STYLE

Lo stile LOS ANGELES è nato dodici anni fa in America, più precisamente nella città di Los Angeles ed è stato creato da colui che oggi è considerato uno dei più famosi ballerini nel panorama caraibico: Francisco Vazquez.
Originario di Guadalajara (Mexico), è arrivato a Los Angeles nel 1988, portando con sè due dei suoi undici fratelli, Luis e Johnny ed insegnando loro a ballare. L’innato talento di Francisco unito alle diverse ispirazioni ed influenze di ballerini talentuosi del calibro di Nicholas Brothers, Gene Kelly, Fred Astaire e tantissimi altri, hanno arricchito il suo stile innovativo che piace in tutte le parti del mondo.
Per ciò che riguarda Johnny, l’innato talento di famiglia, la velocità di apprendimento, unito all’approfondimento di altri stili di danza come la rumba, l’hip hop, il funky, il tango, il flamenco, il tip tap e il “MoonWalker” di Micheal Jackson hanno reso il suo stile di ballo completo e inconfondibile, tanto da essersi meritato il titolo di “El principe de la salsa” dal grande Eddie Torres.
Francisco e Johnny infatti hanno fondato inizialmente i Los Rumberos Dance Company esibendosi sui palcoscenici delle più importanti manifestazioni e congressi di musica latina, anche al fianco di molti famosi artisti latini. Nella loro esperienza, pur continuando a preparare ballerini in tutto il mondo e facendo audizioni, vi sono incluse anche una lunga serie di film, video e programmi televisivi, esibizioni internazionali e tourneè che li vedono ospiti in tanti Paesi del mondo.
Francisco attualmente sta creando un gruppo di ballo per ogni nazione, i “Rumba Rumberos”, mentre Johnny si è radicato da alcuni anni in Spagna, dove ha fondato gli “Imperio Azteca” con Ramon Morales, suo inseparabile amico di infanzia e altrettanto dotatissimo ballerino.
Addentrandosi però nelle caratteristiche del LOS ANGELES STYLE non si può non riconoscere il magnetismo così coinvolgente durante un’esibizione o uno spettacolo dal quale è molto difficile distogliere lo sguardo. Le coreografie, solitamente basate su un tema o su personaggi, sono a volte suddivise da una prima parte di introduzione, che utilizza anche brani diversi dalla musica caraibica ad esempio il tango, il cha cha, discomusic, hip hop o funky (dipende dal tema che si va ad interpretare) mentre la seconda parte, quella più esplosiva, si sviluppa sulle note di un mambo solitamente molto ritmato e veloce, regalando agli spettatori un’emozione ed un’energia crescente dove è quasi impossibile rimanenere fermi senza almeno muovere un piede o una mano a tempo di musica.

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